Ciao Bob! Prima di tutto vorrei ringraziarti a nome di tutto lo staff di tempi-duri.it per dedicarci parte del tuo tempo per questa intervista! è veramente un onore!
Figurati! è un piacere!
Iniziamo subito! Cosa ne pensi dell'Italia? ti piace stare qui?
Amo l'Italia. Le persone sono meravigliose, il posto è adorabile, il vino è ottimo e ho avuto bellissime esperienze.. E' stato molto piacevole. Sono stato in Italia molte volte, e questa non è diversa dalle altre, tutte sono state bellissime.
Parlaci un po' del tuo nuovo basso signature "The Black Beauty".
E' stata un'idea di Patrizia Grossi. Lei mi ha contattato tramite il mio sito web, via mail, due o tre anni fa, e fu lei a suggerirmi di ideare un basso signature. Benchè altre persone me l'avessero già proposto negli anni, non ho mai pensato seriamente a riguardo fino ad un paio d'anni fa quando iniziai a scrivere il mio libro, la mia biografia, e in quel momento Patrizia fece la proposta. Pensai che fosse una buona idea, per molte ragioni: i fan mi chiedevano di ideare questo basso, che doveva essere qualcosa di mio gusto, ed averlo fatto fare in Italia, in una piccola produzione, non in Cina o Taiwan o qualsiasi altro luogo, è sinonimo di ottima qualità, con materiali di qualità, ed ho capito che sì, era arrivato il momento di farlo.
Sei qui per presentare oltre che il tuo basso signature, anche il tuo nuovo libro, vuoi dare qualche anterprima ai lettori del nostro sito?
Vi dirò tutto a riguardo! E' una cosa che molte persone mi hanno sempre chiesto di fare in tutti questi anni, sia in interviste come questa, sia i miei amici, o le persone nel businnes. Raccontai loro storie di persone speciali, come Randy Rhoads, Richie Blackmore, Gary Moore, riguardo le registrazioni, i fallimenti amorosi, le tragedie, le tristezze, tutto: pertanto molti di loro mi dissero, devi mettere tutto questo in un libro, la gente dovrebbe sapere queste cose, e così un paio d'anni fa presi la decisione di scriverlo, dal momento che era una cosa a cui pensavo da dieci, quindici anni. Mi continuavo a ripetere "ok, un giorno lo farò", fino a che non sono arrivato al punto di decidere di iniziare a scriverlo. Quindi tre anni fa iniziai il mio libro, e la storia contenuta in esso parte dalla mia infanzia alla mia adolescenza, parla delle mie esperienze personali, della mia introduzione alla musica, delle mie influenze, di tutti quelli con cui ho lavorato, e intendo veramente tutti, le storie riguardo le registrazioni, il songwriting, i tour, le battaglie legali, nel libro c'è tutto, nulla è stato tagliato fuori.
Quali sono le tue influenze musicali principali?
Direi che la mia influenza principale sono stati i Beatles, penso che i Beatles siano la cosa migliore mai capitata alla musica pop! Ma anche il Blues, che amo, e i primi artisti blues, Buddy Guy, Freddie King, BB King… E le influenze blues nel rock, e parlo di artisti come i Cream, Jimi Hendrix, i Led Zeppelin, eccetera. I migliori bassisti per me sono Paul McCartney, Ronnie Wood con i "The Jeff Beck Group", James Jamerson e un altro bassista nero, Willie Weeks che suonò con Donny Hathaway.
C'è qualche artista con il quale avresti voluto suonare ma che non hai avuto l'occasione?
Ho suonato con la maggior parte degli artisti che più ammiro e rispetto, sono stato molto fortunato. Ma un artista con cui avrei voluto suonare e non ci sono riuscito è Jeff Beck, che ho sempre adorato, benchè ora lui non sia più nella lista delle cose che desidero fare perchè preferivo di gran lunga il primo Jeff Beck, con le sue infuelnze blues, mentre ora è più orientato verso il fusion-jazz. Ma in ogni caso, ho sempre adorato Jeff Beck!
Segui la nuova scena rock e metal internazionale? se si, cosa ne pensi? c'è qualche band che apprezzi in particolare?
Nessuna band in particolare, ma adoro l'idea di giovani band che tirano fuori infulenze dai grandi classici del rock, come i Cream, i Led Zeppelin, Jimi Hendrix, e lo fanno in maniera originale ed è bellissimo vedere band giovani farlo perchè la maggior parte della musica rock e heavy è infuenzata dal blues, ed è proprio questo che mantiene il blues vivo. Credo che se tu sei influenzato dal blues la tua musica non muore mai, nè invecchia, come se ascolti il primo disco dei Led Zeppelin oggi: suona ancora grandioso e fresco, come così tanti anni fa, 30 o 40 che fossero. E questo sound è dovuto al blues, che non invecchia mai.
Che consigli daresti ad un ragazzo che vuole iniziare a suonare uno strumento musicale?
Il mio consiglio sarebbe, se desideri diventare bravo in qualcosa ed avere successo, magari non un successo enorme ma per te stesso, devi dedicarti all'esercizio ogni giorno, ascoltare molta musica diversa, ed essere pronto a fare sacrifici, come lasciare la tua terra, la tua famiglia, o fare cose che non vorresti. Ma se vuoi far fiorire il tuo potenziale musicale, devi essere preparato ai sacrifici.
Hai qualche nuovo progetto in mente?
Ho lavorato a lungo sulla mia biografia, e una cosa che vorrei fare quando sarà finita sarà di iniziare un progetto con John Lord, di cui adoro l'orientamento blues e con cui lavoro molto bene insieme. Probabilmente sarà questo il mio prossimo impegno musicale.
E' tutto Bob! ti ringrazio ancora veramente moltissimo di averci concesso quest'intervista! In bocca al lupo per tutto!
E' stato un piacere! grazie mille a voi!